Museo Piero Taruffi

Descrizione e contatti


Il Museo Piero Taruffi, nato nel 1998 per celebrare e tramandare la memoria storica del geniale ingegnere e pilota plurivittorioso prima in moto e poi in auto, ha ampliato nel corso degli anni il percorso di visita che costituisce attualmente un interessante itinerario che testimonia il progresso tecnico-scientifico in campo motoristico nel corso dell’ ultimo secolo; la struttura, ha una sede prestigiosa che occupa l’ intero stabile del vecchio mattatoio restaurato proprio con questo scopo nel centro storico di Bagnoregio, grazie alla Amministrazione Comunale che ne è proprietaria.

Il fiore all’ occhiello dell’ esposizione museale è la mostra permanente dal titolo : “ Il Bisiluro ai raggi x : anatomia di un bolide” nella quale sono esposte una parte delle circa cinquecento tavole progettuali realizzate dai disegnatori di Taruffi, alcune delle quali personalmente corrette a mano dall’ Ingegnere, che fanno parte del consistente archivio storico del Museo; la mostra, grazie a pannelli testuali e filmati storici, costituisce un esaustivo ed unico percorso alla scoperta dei segreti tecnici di questo straordinario mezzo da record ancora oggi avveniristico e di grandissima attualità, il segno tangibile di quanto l’ ingegner Taruffi sia uno dei padri degli studi aerodinamici ancora oggi alla base di ogni progetto auto-motociclistico.

Il Museo ospita anche altre importanti sezioni ad iniziare da quella dedicata all’ Ingegner Francesco De Virgilio, che fu socio onorario dell’ Associazione Taruffi, progettista del primo motore mondiale di sei cilindri a V di sessanta gradi che equipaggiava le Lancia Aurelia; molto apprezzata anche l’ esposizione di micro-car, interessante collezione di “macchinette” che presero il via con la conosciutissima Isetta negli anni cinquanta del secolo scorso. Di grande rilevanza anche la sezione dedicata al cinema dove sono esposti gli abiti degli sposi ed il motocarro di Zampanò in avanzato stato di ricostruzione utilizzati nel film “ La strada” , premio Oscar del Maestro Federico Fellini, in gran parte girato a Bagnoregio. A chiudere l’ interessante visita del Museo una collezione di radio ed autoradio d’ epoca, una serie di opere pittoriche ispirate a Taruffi realizzate annualmente da un diverso artista e le sculture del socio Stefano Rossi, realizzate con pezzi meccanici e di carrozzeria. Le auto e le moto storiche che sono protagoniste indiscusse dell’ esposizione, ruotano periodicamente e sono messe a disposizione da soci e simpatizzanti dell’ Associazione Piero Taruffi.

Il Museo Piero Taruffi, nato nel 1998 per celebrare e tramandare la memoria storica del geniale ingegnere e pilota plurivittorioso prima in moto e poi in auto, ha ampliato nel corso degli anni il percorso di visita che costituisce attualmente un interessante itinerario che testimonia il progresso tecnico-scientifico in campo motoristico nel corso dell’ ultimo secolo; la struttura, ha una sede prestigiosa che occupa l’ intero stabile del vecchio mattatoio restaurato proprio con questo scopo nel centro storico di Bagnoregio, grazie alla Amministrazione Comunale che ne è proprietaria. Il fiore all’ occhiello dell’ esposizione museale è la mostra permanente dal titolo : “ Il Bisiluro ai raggi x : anatomia di un bolide” nella quale sono esposte una parte delle circa cinquecento tavole progettuali realizzate dai disegnatori di Taruffi, alcune delle quali personalmente corrette a mano dall’ Ingegnere, che fanno parte del consistente archivio storico del Museo; la mostra, grazie a pannelli testuali e filmati storici, costituisce un esaustivo ed unico percorso alla scoperta dei segreti tecnici di questo straordinario mezzo da record ancora oggi avveniristico e di grandissima attualità, il segno tangibile di quanto l’ ingegner Taruffi sia uno dei padri degli studi aerodinamici ancora oggi alla base di ogni progetto auto-motociclistico. Il Museo ospita anche altre importanti sezioni ad iniziare da quella dedicata all’ Ingegner Francesco De Virgilio, che fu socio onorario dell’ Associazione Taruffi, progettista del primo motore mondiale di sei cilindri a V di sessanta gradi che equipaggiava le Lancia Aurelia; molto apprezzata anche l’ esposizione di micro-car, interessante collezione di “macchinette” che presero il via con la conosciutissima Isetta negli anni cinquanta del secolo scorso. Di grande rilevanza anche la sezione dedicata al cinema dove sono esposti gli abiti degli sposi ed il motocarro di Zampanò in avanzato stato di ricostruzione utilizzati nel film “ La strada” , premio Oscar del Maestro Federico Fellini, in gran parte girato a Bagnoregio.

A chiudere l’ interessante visita del Museo una collezione di radio ed autoradio d’ epoca, una serie di opere pittoriche ispirate a Taruffi realizzate annualmente da un diverso artista e le sculture del socio Stefano Rossi, realizzate con pezzi meccanici e di carrozzeria. Le auto e le moto storiche che sono protagoniste indiscusse dell’ esposizione, ruotano periodicamente e sono messe a disposizione da soci e simpatizzanti dell’ Associazione Piero Taruffi.

Museo Piero Taruffi
Via Fidanza, 55
Bagnoregio (VT)
www.museotaruffi.it
Email: asspierotaruffi@gmail.com
Tel: 0761-780811 – 333-1836538

GALLERY

  • Biglietto unico


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